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Diabete, celiachia e obesità sono gli argomenti cardine del XXII° Congresso nazionale Simdo (Società italiana Metabolismo Diabete Obesità). L’incontro ha visto il confronto tra gli esperti del settore, all’indomani dell’approvazione della legge nazionale 130, su diabete mellito e celiachia nella popolazione pediatrica. Infatti, Simdo ha contribuito in maniera sostanziale alla Legge, dando il suo contributo in audizione in commissione Sanità al Senato. il Congresso, dedicato a Paolo Antonio Miserendino, segretario nazionale di Simdo recentemente scomparso si è discusso anche di nuove frontiere del dimagrimento a due cifre, grazie all’utilizzo di farmaci. Il tutto in una città che è maglia nera di obesità infantile.

Il lavoro di Simdo in Commissione Sanità
La società ha espresso in Commissione Sanità pareri che sono stati accolti. Soprattutto riguardo l’estensione della prevenzione del diabete infantile a soggetti tra gli 8 e i 18 anni. Come spiega il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano, si tratta di una “legge, già finanziata, con circa 4 milioni di euro per anno, per i prossimi tre anni, per fare uno screening accurato che permetta di individuare precocemente i bambini che potrebbero diventare diabetici”. Inoltre, in Italia, prosegue il presidente, “ci sono circa 250.000 persone sofferenti di celiachia che non sono state diagnosticate, ciò significa che vanno incontro ad infertilità, a disturbi importanti dell’apparato digerente e, non ultimo, alla possibilità di sviluppare neoplasie”.
I temi più rappresentativi del Congresso Simdo
Tra i temi più importanti del Congresso Simdo c’è, senza dubbio, quello della tecnologia applicata al diabete. Infatti, studi internazionali, hanno rilevato che, tra le persone che fanno terapia insulinica, la soluzione più scelta è quella dell’holter glicemico. Questo impone che si debba estendere agli operatori una conoscenza opportuna. Per quanto riguarda l’obesità, quest’anno sono nate molecole molto importanti per il dimagrimento, che allontanano la chirurgia bariatrica. Si tratta di farmaci che permettono di ottenere un dimagrimento a due cifre, con la perdita del 20% del peso corporeo. Però il costo di questi farmaci è ancora troppo elevato e la sfida è proprio quella di renderli accessibili a tutti.
Fermo restando che le basi per correggere la malattia si fondano su un corretto stile di vita, la dieta e l’attività fisica, la Simdo si prefigge di diffondere l’applicazione della tecnologia alla cura del diabete. L’applicazione della tecnologia, infatti, consente di “mantenere stabile, nell’arco delle 24 ore, l’omeostasi glicemica senza alcuna alterazione, con una qualità di vita migliore e uno stato di salute eccezionale”, ha spiegato il consigliere nazionale di Simdo e componente del comitato scientifico, Salvatore Turco.