L’emicrania emerge sempre di più come un problema di salute di proporzioni sottostimate. Molto spesso chi ne soffre è costretto a prenotare visite tra varie regioni, esami diagnostici spesso inutili e ad un’abuso crescente di antidolorifici. A ragione, perché l’emicrania non è un “banale mal di testa”, bensì di una malattia disabilitante che affligge un numero crescente di individui, soprattutto tra i giovani.
Lundbeck Italia ha recentemente organizzato a Roma un evento: “Emicrania: nuove prospettive per il paziente tra innovazione, ricerca e opportunità normative”, Un incontro proficuo che ha portato alla luce una realtà spesso ignorata, mettendo a confronto clinici, pazienti e istituzioni.
Secondo Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, l’emicrania è una malattia così diffusa e sottostimata che richiede un intervento politico deciso e immediato. Le nuove prospettive terapeutiche offrono una preziosa opportunità di miglioramento, ma solo se si prenderà in carico il paziente in modo rapido ed efficace. I costi sociali legati all’emicrania sono enormi, soprattutto considerando che questa malattia colpisce prevalentemente le donne. Ciocchetti sottolinea l’importanza di attivare i decreti attuativi della legge che tutela i pazienti, garantendo che le terapie e le cure siano accessibili in tutto il paese, eliminando disparità tra cittadini.
Nonostante la Legge 81/2020 abbia riconosciuto la cefalea primaria come una malattia sociale e invalidante, la gestione dell’emicrania rimane un punto critico a distanza di tre anni. Questa condizione causa assenteismo a scuola e al lavoro, compromette le relazioni sociali e può generare isolamento, ansia e depressione. sottolinea che
L’emicrania è in aumento, soprattutto tra i giovani, e se non si interviene tempestivamente, può diventare una patologia cronica. Lo sottolinea Piero Barbanti, direttore dell’unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore presso l’IRCCS San Raffaele di Roma. In qualità di presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee, Barbanti fornisce un dato preoccupante. In pratica, chi ha tra tre e quattro attacchi al mese è a rischio di vedere aumentare la loro frequenza, rendendo l’emicrania un problema di salute pubblica crescente e insidioso. Occorre perciò interevenire tempestivamente, già dai primi anni di vita.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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