Si terrà a Napoli il 30 agosto e l’1 settembre il XXVI congresso mondiale IFSO, International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders. Sono tantissimi gli iscritti, già oltre 2 mila, provenienti da 93 Paesi diversi. Il programma prevede l’aggiornamento degli operatori di bariatrica con corsi, tavole rotonde, sessioni scientifiche e laboratori pratici, dibattiti sulle nuove tecnologie endoscopiche e sulle tecniche da utilizzare. Soprattutto sarà dato ampio spazio alla discussione sulle nuove linee guida per la chirurgia bariatrica, nell’ambito di una discussione multidisciplinare a cui parteciperanno chirurgi, anestesisti, gastroenterologi, endoscopisti, internisti, psichiatri, psicologi, cardiologi, pneumologi, endocrinologi,diabetologi e nutrizionisti.
Oggi l’obesità colpisce 4 milioni di italiani, accompagnati da 17 milioni di persone in sovrappeso. In aiuto di chi ha bisogno di perdere molti chili ci sono due possibilità, non necessariamente distinte, o ricorrere alla chirurgia bariatrica o ai farmaci anti-obesità. Entrambi validi, questi due percorsi, possono essere integrati tra loro e dare al paziente un quadro multidisciplinare di cure. Luigi Angrisani, professore associato in Chirurgia Generale del Dipartimento di Sanità Pubblica all’Università Federico II di Napoli e presidente del congresso mondiale IFSO, spiega che i nuovi farmaci, per quanto molto efficaci, non rappresentano un’alternativa alla chirurgia per il trattamento dell’obesità. Sono però un ottimo strumento integrativo nei casi in cui necessita puntare ad un’importante perdita di peso.
Per il Professore, la chirurgia bariatrica resta la via migliore, sia per eliminare l’eccesso di tessuto adiposo, sia per prevenire o curare le patologie associate all’obesità. la chirurgia bariatrica, infatti, consente, grazie a vari tipi di intervento come la gastrectomia verticale laparoscopica o il bypass gastrico e la gastroplastica endoscopica transorale, di arrivare a un calo ponderale anche del 70%.
In Italia si fanno circa 30 mila interventi di chirurgia bariatrica l’anno. Dunque, meno di 1 paziente obeso su 1.000 decide di ricorrere al bisturi per perdere peso. Durante il congresso mondiale IFSO si parlerà ampiamente delle nuove linee guida per la chirurgia bariatrica redatte dalla Società Americana di Chirurgia Bariatrica e Metabolica (ASMBS) insieme alla Federazione Mondiale (IFSO), che, tra gli autori, vede anche il nome del Professor Angrisani.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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