Il predatore a cui si è potuti risalire a partire da un fossile, cacciava prede marine e rivela nuove informazioni sulla diversità e l’ecologia degli pterosauri australiani. L’identificazione di Haliskia peterseni è stata possibile grazie al lavoro di Adele Pentland, candidata PhD presso la Curtin University di Perth. I resti fossili, rinvenuti nell’area ricca di fossili di Kronosaurus Korner, appartenevano a un individuo con un’apertura alare stimata di 12 metri. La sua mascella di 60 cm era provvista di denti sottili e appuntiti, perfetti per catturare prede marine. L’animale dominava i cieli sopra un vasto mare interno che ricopriva l’Australia centrale durante il Cretaceo.
Ancora prima che gli uccelli conquistassero il cielo, gli pterosauri regnavano sovrani tra i vertebrati volanti in tutto il mondo. Con le loro imponenti dimensioni, alcune specie raggiungevano un’apertura alare di 12 metri, come l’esemplare di Haliskia peterseni. Questi rettili dominarono i cieli per milioni di anni, diversificandosi in numerose forme e adattandosi a diverse nicchie ecologiche.
Il ritrovamento di Haliskia peterseni rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della diversità degli pterosauri in Australia. Questa nuova specie, che si aggiunge alle altre già scoperte nel continente, offre spunti preziosi per ricostruire l’ecosistema dell’epoca e l’adattamento di questi animali al loro ambiente. La sua alimentazione non era comunque diversa da altri pterosauri: mangiava pesci ed invertebrati marini. La scoperta è stata accolta con entusiasmo dalla comunità scientifica, aprendo nuove strade per la ricerca sugli pterosauri e il loro ruolo nell’era mesozoica.
La denominazione dello pterosauro scoperto in Australia è quella di Haliskia peterseni. Il nome è un omaggio a Kevin Petersen, curatore del museo dei fossili Kronosaurus Korner di Richmond, che ha scoperto i resti nel 2021. Petersen, appassionato di paleontologia, ha svolto un ruolo fondamentale nella scoperta e nella conservazione di questo straordinario esemplare. La nuova specie rappresenta un tributo al suo impegno e alla sua dedizione allo studio dei fossili.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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