L’emicrania rappresenta una condizione debilitante che colpisce 14 milioni di persone in tutto il mondo. Per molti pazienti, i trattamenti tradizionali non sono sufficienti a controllare la frequenza e l’intensità degli attacchi. Una nuova speranza arriva da Erenumab, un anticorpo monoclonale che ha dimostrato un’elevata efficacia nel ridurre i sintomi dell’emicrania episodica.
Uno studio condotto da un team di ricercatori guidati da Patricia Pozo-Rosich dell’Hospital Universitari Vall d’Hebron di Barcellona ha confrontato l’efficacia di Erenumab con quella di trattamenti orali non specifici per l’emicrania. Lo studio ha coinvolto 621 pazienti con emicrania episodica che avevano fallito uno o due trattamenti preventivi precedenti. I risultati hanno dimostrato un vantaggio evidente di Erenumab rispetto ai trattamenti non specifici. Il 56,2% dei pazienti trattati con Erenumab ha raggiunto una riduzione del 50% o superiore del numero di giorni di emicrania ogni mese, contro il 16,8% dei pazienti che hanno assunto trattamenti non specifici. Inoltre, la percentuale di sospensione del trattamento a causa di eventi avversi è stata significativamente più bassa nel gruppo Erenumab.
Attualmente questo farmaco è ancora in via sperimentale, e può essere considerato come una sorta di vaccino contro l’emicrania. Il suo costo va dai 600 ai 700 euro per singola iniezione. “I risultati dello studio dimostrano che l’uso precoce di Erenumab in pazienti con emicrania episodica che hanno fallito 1 o 2 trattamenti preventivi precedenti offre maggiore efficacia, sicurezza e aderenza rispetto all’uso continuativo di trattamenti non specifici”, spiega la dottoressa Pozo-Rosich. Questi risultati aprono nuove strade nel trattamento dell’emicrania episodica, offrendo ai pazienti una speranza concreta di migliorare la loro qualità di vita.
Oltre a dimostrare l’efficacia di Erenumab, lo studio ha anche valutato l’efficacia relativa di altri 24 farmaci comunemente utilizzati per il trattamento dell’emicrania. I risultati hanno confermato che i triptani, gli ergotici e gli antiemetici sono le classi di farmaci più efficaci per l’emicrania, con un’efficacia rispettivamente cinque, tre e due volte e mezzo superiore all’ibuprofene. Queste informazioni sono preziose per i medici e per i pazienti, in quanto permettono di scegliere il trattamento più efficace in base alle esigenze individuali.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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