L’aumento delle temperature globali sta causando una progressiva crescita del livello del mare. Secondo Marco Anzidei, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), entro la fine del secolo il mare potrebbe salire di circa un metro, un fenomeno che colpirà in particolare le coste italiane. Anzidei ha spiegato come il riscaldamento globale contribuisca a questa crescita in due modi: il riscaldamento dell’acqua che ne aumenta il volume, e la fusione dei ghiacci terrestri in Groenlandia e Antartide. Le zone costiere più basse, come quelle analizzate in Italia, sono le prime a essere minacciate da questo fenomeno.
Un progetto specifico ha individuato 39 zone lungo le coste italiane, che saranno maggiormente esposte all’innalzamento del livello marino. In queste aree si stanno creando mappe di previsione per valutare i possibili scenari di allagamento entro la fine del secolo. L’obiettivo è di sviluppare misure di prevenzione e protezione, considerando che queste zone includono aree densamente popolate o con importanti infrastrutture a rischio.
Anche le coste alte e rocciose del Mediterraneo, come ha sottolineato Francesco Faccini dell’Università di Genova, stanno subendo gli effetti del riscaldamento globale. Il fenomeno di erosione naturale delle falesie si sta accelerando, portando a un arretramento che può superare i 10 metri ogni 100 anni. Questo arretramento rappresenta una minaccia significativa per le infrastrutture costruite sopra o vicino a queste scogliere, rendendo necessario un monitoraggio costante e l’adozione di strategie di mitigazione.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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