Home » Tecnologia » Cibersecurity: dall’Italia un modello per proteggere la rete domestica
In un’epoca in cui le case sono diventate dei veri e propri centri tecnologici, la questione della cibersecurity domestica si pone come una priorità sempre più pressante. Un team di ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha intrapreso un’indagine approfondita su questo fronte. Il gruppo è composto da esperti come Francesco Buccafurri, Sara Lazzaro, Vincenzo De Angelis e Anna Maria Mandalari. L’obiettivo posto è quello di sviluppare un approccio proattivo per valutare la vulnerabilità delle reti domestiche.
Attraverso l’utilizzo di un sofisticato strumento software denominato Repliot, il team è riuscito a simulare gli stessi tipi di attacchi che potrebbero essere orchestrati da malintenzionati. Lo scopo è quello di testare la sicurezza degli apparecchi connessi presenti nelle abitazioni. I risultati sono stati sconcertanti: circa un terzo dei dispositivi testati è risultato vulnerabile. Questo dato preoccupante mette in luce i rischi reali a cui sono esposti i dispositivi domestici, che vanno dalle lampadine intelligenti ai baby-monitor, dalle serrature elettroniche ai robot aspirapolvere. La minaccia è tangibile e potenzialmente dannosa per la sicurezza e la privacy delle famiglie.
Nonostante la gravità della situazione, il team di ricerca non si è limitato a evidenziare i rischi, ma ha anche proposto soluzioni concrete. Il loro strumento nelle vesti di questo software al momento è solo per addetti ai lavori. Nulla toglie però che potrebbe diventare un valido alleato per monitorare e garantire la sicurezza delle reti domestiche su vasta scala. Con il crescente numero di dispositivi connessi, è essenziale adottare misure preventive per proteggere le nostre case da potenziali minacce digitali. Inoltre, l’importanza di una cultura della cybersecurity diffusa è fondamentale per mitigare i rischi futuri. La strada verso una casa digitale sicura è ancora lunga, purtroppo. Ma grazie agli sforzi di ricercatori come quelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, stiamo compiendo passi significativi verso questo obiettivo.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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