Condotto dalla New York University e dalla Duke University sotto la guida di Adam Stanaland, lo studio ha coinvolto oltre 200 ragazzi e i loro genitori negli Stati Uniti. I ricercatori hanno esaminato come i ragazzi rispondono a minacce percepite alla loro mascolinità, sia che queste fossero dovute a motivazioni interne che al desiderio di approvazione sociale.
Durante l’indagine, ai partecipanti è stato chiesto di completare un compito cognitivo che misurava l’aggressività in base alla risposta a stimoli neutri o aggressivi. Gli esperti hanno osservato che i ragazzi mostravano una maggiore aggressività quando le loro risposte risultavano anomale rispetto agli stereotipi di genere. Questo comportamento era particolarmente evidente nei ragazzi cresciuti in ambienti con rigide aspettative sociali riguardo alla mascolinità, spesso influenzati dalle convinzioni stereotipate dei genitori.
Gli scienziati avvertono che le minacce alla virilità possono portare a comportamenti negativi come sessismo e omofobia. Andrei Cimpian, autore senior dello studio, sottolinea l’importanza di sfidare le norme restrittive per prevenire manifestazioni aggressive durante l’età adulta.

Quali sono le principali cause dell’aggressività maschile?
L’aggressività maschile può derivare da una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali. Biologicamente, gli ormoni come il testosterone possono influenzare il comportamento aggressivo. Psicologicamente, l’aggressività può essere alimentata da esperienze traumatiche, bassa autostima, o difficoltà nella gestione delle emozioni. Socialmente, norme culturali e sociali che promuovono la virilità e l’assertività possono incoraggiare comportamenti aggressivi, mentre modelli di ruolo e aspettative sociali possono rinforzare tali atteggiamenti.
Come influisce l’aggressività maschile sulla vita quotidiana e sulle relazioni interpersonali?
L’aggressività maschile può avere un impatto negativo significativo sulla vita quotidiana e sulle relazioni. In contesti familiari o lavorativi, può portare a conflitti frequenti, isolamento sociale, e deterioramento delle relazioni interpersonali. Nelle relazioni romantiche, l’aggressività può contribuire a dinamiche di abuso o tensione continua. A livello sociale, può portare a comportamenti violenti o a difficoltà nell’interazione pacifica con gli altri, influenzando negativamente la qualità della vita e il benessere psicologico delle persone coinvolte.
Quali strategie possono aiutare a gestire e ridurre l’aggressività maschile?
Diverse strategie possono aiutare a gestire e ridurre l’aggressività maschile. Tra queste, la terapia comportamentale cognitiva può essere utile per aiutare a riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti aggressivi. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la meditazione e l’esercizio fisico, possono anche contribuire a ridurre l’irritabilità e l’aggressività. Inoltre, promuovere la comunicazione assertiva e l’empatia può migliorare le relazioni e ridurre le manifestazioni di aggressività. Infine, intervenire precocemente in ambienti educativi e familiari per modellare comportamenti pro-sociali e di gestione dei conflitti può essere fondamentale.