Per esplorare meglio l’immunoterapia nel trattamento del cancro al cervello, il Besta partecipa al progetto europeo “gliomatch”. Questo consorzio, coordinato dalla KU Leuven e dal Laboratorio per la Medicina di Precisione del Cancro, include otto centri clinici europei. Le sperimentazioni indicano che un sottogruppo di pazienti può trarre beneficio dall’immunoterapia, specialmente con le cellule dendritiche, ma l’identificazione di questi pazienti è complicata dalla mancanza di biomarcatori adeguati.
Attualmente, circa il 20% dei pazienti con glioblastoma (GBM) adulto e glioma pediatrico di alto grado (pHGG) potrebbe beneficiare di trattamenti personalizzati. Il progetto “gliomatch” mira a migliorare questa situazione analizzando dati clinici, molecolari e radiologici di pazienti precedentemente trattati con immunoterapia. Utilizzando risonanza magnetica e mappe tissutali multistrato, si creerà un hub radio multiomico di risonanza magnetica.
Grazie alla collaborazione tra i centri europei, il progetto studierà circa 300 pazienti, fornendo nuove opzioni terapeutiche e permettendo una classificazione precisa dei pazienti basata sulle caratteristiche del loro sistema immunitario. Questo approccio integrato promette di migliorare l’efficacia del trattamento con una precisione senza precedenti.
Il glioblastoma è un tipo di tumore cerebrale molto aggressivo e maligno, che origina dalle cellule gliali nel cervello. È il tumore cerebrale più comune e uno dei più difficili da trattare, caratterizzato da una crescita rapida e invasiva nel tessuto cerebrale circostante.
I sintomi del glioblastoma possono variare a seconda della posizione del tumore nel cervello, ma spesso includono mal di testa persistenti, nausea, vomito, crisi epilettiche, cambiamenti nella personalità o nel comportamento, problemi di memoria, difficoltà di parola e debolezza in un lato del corpo.
Il trattamento per il glioblastoma solitamente coinvolge una combinazione di chirurgia, radioterapia e chemioterapia. La chirurgia mira a rimuovere il più possibile del tumore, seguita dalla radioterapia e dalla chemioterapia per eliminare le cellule tumorali residue. Negli ultimi anni, la ricerca ha esplorato anche trattamenti innovativi come l’immunoterapia e le terapie geniche, sebbene queste siano ancora in fase sperimentale.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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