Il legame tra gli effetti del cambiamento climatico e misurazione del tempo è sempre più evidente: lo scioglimento dei ghiacci polari in Groenlandia e Antartide sta influenzando la velocità angolare della Terra, ovvero la sua rotazione intorno all’asse. Questo impatta sull’adeguamento del Tempo Coordinato Universale (UTC), il fuso orario di riferimento globale utilizzato per sincronizzare i fusi orari in tutto il mondo.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature da Duncan Carr Agnew dell’Università della California a San Diego, l’introduzione del primo “secondo intercalare negativo” – cioè un secondo in meno invece di uno in più – previsto inizialmente per il 2026, potrebbe essere posticipato al 2029.
Il dottor Massimo Frezzotti, glaciologo e professore presso l’Università Roma Tre, spiega che il cambiamento nella distribuzione di massa causato dallo scioglimento dei ghiacci polari modifica la forma del nostro pianeta, trasformandolo da sferico a geoide. Questo fenomeno, sebbene minimo a livello globale, ha un impatto significativo sulla velocità di rotazione terrestre.
Attualmente, l’UTC è calcolato utilizzando i dati provenienti da circa 450 orologi atomici posizionati in più di 80 laboratori in tutto il mondo. Questi orologi, che si basano sulle vibrazioni degli atomi di cesio, sono estremamente precisi, misurando il tempo con una precisione nell’ordine dei miliardesimi di secondo. Tuttavia, le piccole irregolarità nella rotazione terrestre, come le maree, hanno reso necessaria l’introduzione del secondo intercalare nel 1972 per allineare l’UTC con il tempo degli orologi atomici.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture