Denominata mini-curva di carico di glucosio, la tecnica è stata accolta con entusiasmo dall’International Diabetes Federation (IDF), la federazione mondiale che raggruppa tutte le società di diabetologia internazionali e le associazioni di persone che soffrono di diabete. La IDF ha proposto, attraverso un Position Statement che ha esaminato la letteratura scientifica pertinente, la mini-curva come nuovo criterio diagnostico per il pre-diabete e il diabete.
Il contributo della ricerca italiana, soprattutto da parte del gruppo di Medicina Interna dell’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea-Sapienza Università di Roma, è stato fondamentale per il successo di questa innovazione.
“I nuovi criteri diagnostici rappresentano una svolta significativa”, dichiara il professor Giorgio Sesti, ordinario di Medicina Interna alla Sapienza Università di Roma e presidente della Società di Medicina Interna (Simi). “Consentono di individuare precocemente le persone ad aumentato rischio di diabete o già diabetici, che sfuggono a questa diagnosi con gli attuali criteri diagnostici”.
La gestione del diabete coinvolge una combinazione di dieta equilibrata, attività fisica regolare e monitoraggio accurato dei livelli di zucchero nel sangue. Spesso, la somministrazione di insulina o l’uso di farmaci ipoglicemizzanti sono parte integrante del trattamento per mantenere la glicemia sotto controllo. La consulenza medica è fondamentale per adattare il piano di cura alle esigenze specifiche di ogni individuo affetto da diabete.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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