Si stima che tra il 5% e il 10% dei neonati necessitino di cure rianimatorie alla nascita, e che circa uno su dieci nasca pretermine, ovvero prima della 37esima settimana di gestazione. La nascita pretermine è associata a un elevato rischio di patologie croniche, ritardi dello sviluppo, paralisi cerebrale e disturbi neurologici.
Il gruppo di ricerca “Neurosviluppo, cognizione e interazione sociale” di Mnesys, coordinato dall’Università di Parma, mira a identificare biomarcatori per diagnosticare patologie del neurosviluppo, come l’encefalopatia, l’epilessia e l’autismo, sviluppando strategie di trattamento precoce. Un significativo studio, condotto su 240 neonati tra il 2012 e il 2017, ha esaminato gli effetti di piccole emorragie cerebrali nei bambini prematuri. Questo studio, realizzato presso l’Istituto Gaslini di Genova, ha rivelato che tali emorragie possono influire negativamente sul neurosviluppo dei neonati con peso molto basso alla nascita.
L’encefalopatia ipossico-ischemica, una delle principali cause di disabilità neurologica nei neonati, colpisce fino al 60% dei prematuri con peso inferiore a 1500 grammi. Attualmente, l’ipotermia terapeutica è l’unico trattamento disponibile per le forme gravi di questa patologia. Tuttavia, l‘uso combinato di melatonina e ipotermia terapeutica offre una speranza per migliorare ulteriormente i risultati clinici.

Quali sono le cause della nascita pretermine?
La nascita pretermine può essere causata da una serie di fattori, tra cui infezioni materne, condizioni di salute preesistenti (come il diabete o l’ipertensione), gravidanze multiple (gemelli o più), problemi con la placenta, e stili di vita non salutari (fumo, uso di droghe, stress eccessivo). Anche le anomalie dell’utero o della cervice possono aumentare il rischio di parto pretermine.
Quali sono i rischi per un neonato prematuro?
I neonati prematuri sono a rischio di diverse complicazioni di salute. Queste includono problemi respiratori (come la sindrome da distress respiratorio), difficoltà nella regolazione della temperatura corporea, infezioni, problemi gastrointestinali, ittero, difficoltà nell’alimentazione e nella crescita, e complicazioni neurologiche come paralisi cerebrale, ritardi nello sviluppo, e disturbi comportamentali e di apprendimento. La gravità dei rischi dipende dal grado di prematurità e dal peso alla nascita.
Come viene trattato un neonato prematuro?
Il trattamento di un neonato prematuro varia in base alla sua età gestazionale e alle sue condizioni di salute. I neonati prematuri richiedono spesso cure intensive in unità di terapia intensiva neonatale (NICU), dove possono ricevere supporto respiratorio, nutrizione parenterale o tramite sondino, monitoraggio costante delle funzioni vitali e trattamenti per prevenire o gestire le infezioni. Nei casi di encefalopatia ipossico-ischemica, può essere utilizzata l’ipotermia terapeutica, e in alcuni casi, la melatonina può essere impiegata come terapia aggiuntiva. Il supporto medico è fondamentale per favorire la crescita e lo sviluppo del neonato prematuro.