L’antibiotico-resistenza è ormai riconosciuta come una delle principali emergenze sanitarie globali, come sottolineato durante il recente G7 Salute di Bari e il XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT). I dati del progetto Resistimit evidenziano un panorama preoccupante: batteri resistenti agli antibiotici sono responsabili di un rischio di mortalità significativo, in particolare in Italia, dove si registrano i tassi più alti in Europa. La regione Campania, in particolare, presenta percentuali di infezioni ospedaliere e resistenze batteriche superiori alla media nazionale, segnalando la necessità di interventi urgenti.
Un’iniziativa chiave per affrontare questa crisi è il progetto Resistimit, una piattaforma clinica che combina un registro nazionale dinamico e un software avanzato per l’analisi dei dati tramite intelligenza artificiale. Ad oggi, Resistimit coinvolge 45 centri e ha monitorato 800 pazienti colpiti da infezioni gravi. Alcune infezioni ospedaliere aumentano il rischio di mortalità fino al 40%. Il progetto non solo consente di identificare i pazienti più vulnerabili, ma offre una base solida per sviluppare strategie di prevenzione e intervento, tra cui la necessità di un infettivologo in ogni ospedale.
Con oltre 12.000 decessi annui attribuiti ad infezioni da batteri resistenti, l’Italia guida la triste classifica europea per mortalità legata all’antibiotico-resistenza. Il consumo di antibiotici nel Paese è tra i più alti d’Europa, contribuendo a un aumento delle resistenze batteriche. Prevenzione, diagnostica rapida e formazione degli operatori sanitari potrebbero ridurre le infezioni ospedaliere del 30%, con benefici sia in termini di vite salvate che di costi sanitari.
La Campania si distingue per i numeri particolarmente allarmanti. Il sistema Si.Re.Ar., attivo dal 2010, ha evidenziato tassi di resistenza tra i più elevati in Italia, con patogeni multi-resistenti come Klebsiella pneumoniae e Acinetobacter baumannii. Nel 2022, la regione ha registrato percentuali di resistenza ai carbapenemi e alle cefalosporine di III generazione ben superiori alla media nazionale. Anche Staphylococcus aureus resistente alla meticillina ha mostrato tassi significativamente più alti rispetto al resto del Paese, confermando la necessità di un approccio mirato per arginare questa crisi sanitaria.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture