Il surriscaldamento globale ha effetti diretti sulla salute umana. Tra questi, incrementa il rischio di malattie trasmesse attraverso acqua, cibo, insetti e parassiti. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando l’allarme lanciato da Copernicus secondo cui il 2023 si conferma l’anno più caldo mai registrato a partire dal 1850. “Il surriscaldamento globale altera l’equilibrio di tutti gli ecosistemi minacciando gli elementi essenziali della vita umana come acqua, aria e cibo, e modifica la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive”, spiegano gli studiosi della Sima.

Perché il riscaldamento globale favorire la crescita e la diffusione di insetti infestanti e patogeni?
Il riscaldamento globale può favorire la crescita e la diffusione di insetti infestanti e patogeni attraverso diversi meccanismi:
Temperature più miti e prolungate stagioni calde
Le temperature più elevate possono prolungare le stagioni di crescita degli insetti, consentendo loro di proliferare più rapidamente e di avere cicli riproduttivi più frequenti. Inoltre, le temperature più miti invernali possono ridurre la mortalità degli insetti, consentendo a più individui di sopravvivere e perpetuare le loro specie.
Aumento della sopravvivenza e dell'adattamento
Gli insetti infestanti e i patogeni possono adattarsi più facilmente alle condizioni climatiche in evoluzione. Alcuni insetti, ad esempio, possono espandere il loro raggio geografico poiché le temperature più calde consentono loro di sopravvivere in aree precedentemente troppo fredde. Questo ampliamento della distribuzione geografica aumenta le probabilità di contatti con nuove piante ospiti o animali, facilitando la diffusione di malattie.
Variazioni nei modelli di precipitazione
Le variazioni nei modelli di precipitazione associate al riscaldamento globale possono influenzare la disponibilità di habitat e risorse per gli insetti e i patogeni. Ad esempio, le precipitazioni abbondanti possono favorire la proliferazione di zanzare portatrici di malattie come la malaria e la dengue, fornendo loro luoghi di riproduzione ideali come pozze d’acqua stagnante.
Cambiamenti negli ecosistemi
Il cambiamento climatico può portare a modifiche negli ecosistemi, come la perdita di biodiversità e la distruzione degli habitat naturali. Questo può alterare gli equilibri ecologici, rendendo alcune specie di insetti infestanti più dominanti e facilitando la diffusione di patogeni che possono infettare piante, animali e persino esseri umani.
Aumento delle malattie zoonotiche
Il riscaldamento globale può influenzare le interazioni tra specie ospiti, agenti patogeni e vettori di malattie, favorendo la trasmissione di malattie zoonotiche dagli animali agli esseri umani. Questo può avvenire attraverso cambiamenti nella distribuzione geografica degli ospiti e dei vettori, nonché attraverso alterazioni negli habitat che favoriscono il contatto ravvicinato tra animali selvatici, animali domestici e esseri umani.
Quali sono le malattie causate dal cambiamento climatico?
L’aumento delle temperature medie crea le condizioni ideali per la trasmissione di molteplici agenti patogeni. Grazie alla maggiore umidità, ad esempio, proliferano zecche, zanzare e parassiti che diffondono malattie anche gravi come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria.
“In Italia, ad esempio, si è registrato un aumento dei casi di zecche trasmesse da malattie come la malattia di Lyme e l’encefalite da zecche”, sottolinea la Sima. “E anche la malaria, che era stata debellata in Italia nel 1970, è tornata a essere presente nel nostro Paese, soprattutto nelle regioni meridionali”.
Malattie trasmesse da vettori
Queste sono malattie infettive trasmesse agli esseri umani attraverso organismi vettori come zanzare, zecche e mosche. Esempi includono la malaria, la dengue, il virus del Nilo occidentale, la malattia di Lyme e la febbre gialla. Il cambiamento climatico può influenzare la distribuzione e l’attività dei vettori, aumentando così la trasmissione di queste malattie.
Malattie legate all'acqua
Il cambiamento climatico può influenzare la disponibilità e la qualità dell’acqua, aumentando il rischio di malattie idriche come il colera, la leptospirosi e la giardiasi. Alluvioni e siccità estreme possono contaminare le fonti d’acqua potabile e compromettere l’igiene delle persone.
Malattie zoonotiche
Queste sono malattie infettive che si trasmettono dagli animali agli esseri umani. Il cambiamento climatico può influenzare la distribuzione geografica degli animali selvatici e dei loro vettori, aumentando il rischio di trasmissione di malattie come l’influenza aviaria, l’Ebola e il COVID-19.
Pesanti anche gli effetti psicologici
A tali fenomeni si associa quello psicologico, che non deve essere sottovalutato. “E’ stato di recente coniato il termine ‘solastalgia’ per indicare proprio l’angoscia provocata dal drastico cambiamento del clima”, afferma il presidente della Sima, Alessandro Miani.
“Gli eventi climatici estremi provocano uno stato di stress e ansia tra i cittadini più vulnerabili che può sfociare in disturbi post-traumatici e addirittura in suicidi”, aggiunge Miani. L’impatto del surriscaldamento globale sulla salute umana è un problema serio e crescente. È necessario prendere urgentemente provvedimenti per ridurre le emissioni di gas serra e limitare gli effetti del cambiamento climatico.