Quali sono i siti che truffano
Negli ecosistemi digitali che popolano i nostri computer e dispositivi mobili, i crimini informatici stanno prendendo sempre più piede attraverso un’arte raffinata: il phishing. Questa minaccia, in costante crescita, prende di mira i programmi software più utilizzati, i social network, le app di messaggistica istantanea e persino le criptovalute e i portafogli digitali. Secondo il recente rapporto “Threatland” redatto da Swascan, un’azienda specializzata in cybersecurity appartenente al Gruppo Tinexta, i bersagli più colpiti a livello globale includono Office365 (17,8%), Facebook (11,5%), WhatsApp (3,9%), Outlook (2,4%) e “Crypto/Wallet” (2,1%). Il phishing, con le sue tattiche sofisticate, mira a ingannare gli utenti attraverso e-mail, SMS o comunicazioni che sembrano provenire da fonti attendibili, ma che in realtà mirano a ottenere informazioni sensibili.
Phishing e ‘Intelligenza Artificiale: così il reato diventa più subdolo
Il CEO di Swascan, Pierguido Iezzi, sottolinea l’urgente necessità di affrontare il rapido sviluppo degli attacchi informatici, resi sempre più subdoli dall’avvento dell’intelligenza artificiale. La cybersecurity non è più una scelta, ma una priorità inderogabile per le aziende, che devono investire nella protezione dei propri sistemi informatici. Questo impegno non riguarda solo la sicurezza delle singole aziende, ma anche la resilienza dell’intero sistema-Paese. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale promuovere la collaborazione tra settore pubblico e privato, oltre a incentivare gli investimenti attraverso agevolazioni fiscali e altre misure di sostegno.

Frodi informatiche: l’aumento dei Ransomware
In Italia, le piccole e medie imprese rappresentano la maggior parte delle vittime di attacchi ransomware. Il 77% dei casi coinvolgono aziende con un fatturato inferiore ai 250 milioni di dollari. Questi attacchi, che bloccano l’accesso ai dati sensibili dell’impresa chiedendo un riscatto per il ripristino, sono in costante crescita (+44% nel secondo semestre del 2023). La tendenza ha fatto salire l’Italia al quinto posto tra i paesi più colpiti al mondo, preceduta solo dagli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada e la Germania. La gang di hacker responsabile del maggior numero di attacchi a livello globale, inclusi 18 in Italia, è Lockbit, recentemente contrastata dalle autorità statunitensi, britanniche ed europee.
Quali sono i settori più a rischio phishing
I settori più bersagliati in Italia includono i servizi (21%), il manifatturiero (20%), la sanità (11%) e il comparto tecnologico (9%). La crescente digitalizzazione di questi settori dimostra la diffusione del pericolo dei ransomware, che coinvolge anche servizi pubblici, logistica, lusso e settore alimentare. La maggior parte delle aziende attaccate ha un numero limitato di dipendenti, tra 1 e 50, e sono concentrate principalmente nel Nord (56%) e nel Centro Italia (37%).