Un passo epocale nella comprensione del morbo di Alzheimer è stato compiuto grazie al lavoro di un team di scienziati guidato dal Massachusetts Institute of Technology. Questi pionieri della ricerca hanno presentato al mondo il risultato di anni di studi sotto forma del più completo atlante mai creato dell’Alzheimer. La loro pubblicazione in quattro studi sulla rivista Cell rivela i dettagli sulle modifiche che si verificano nel cervello a causa della malattia.
Sotto la guida di Li-Huei Tsai e Manolis Kellis, i ricercatori hanno condotto un’analisi approfondita sui cambiamenti cellulari, difetti e errori che si accumulano durante la progressione dell’Alzheimer. Le ricerche hanno identificato i geni più influenzati dalla malattia, tra cui quelli associati al funzionamento delle centrali energetiche cellulari, i mitocondri. Inoltre, sono emersi dettagli fondamentali riguardanti la comunicazione neuronale, le proteine che preservano l’integrità strutturale del DNA e il metabolismo dei lipidi.
Si sono poi messe a confronto le cellule dei pazienti con declino cognitivo con quelle di individui che mostrano resilienza nonostante la progressione della malattia. Gli scienziati hanno rivelato che le persone prive di segni di demenza possiedono popolazioni più ampie di un particolare tipo di neuroni noti come “inibitori,” che regolano l’attività degli altri neuroni. Questa evidenza suggerisce che tali cellule specializzate potrebbero rappresentare la chiave per preservare le funzioni. Inoltre, l’analisi ha aperto la porta a nuove speranze di trattamento, poiché suggerisce che farmaci mirati a migliorare la riparazione del DNA potrebbero contribuire a rallentare la progressione dell’Alzheimer, considerando che le cellule dei pazienti mostrano danni e riarrangiamenti estesi.
Questo atlante dell’Alzheimer, frutto di un rigoroso lavoro scientifico, offre un’opportunità senza precedenti di comprenderne meglio le sfumature e di sviluppare terapie più mirate. Le scoperte sui geni, le cellule chiave per la resistenza alla malattia e le potenziali vie terapeutiche aprono nuovi orizzonti nella lotta contro questa patologia debilitante.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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