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Un nuovo metodo per individuare i modelli delle scelte criminali. A svilupparlo sono stati i ricercatori del Complexity Science Hub, organizzazione di ricerca con sede a Vienna, dopo aver esaminato 1,2 milioni di episodi delittuosi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, offre per la prima volta la possibilità di identificare le caratteristiche dei profili criminali.
Comprendere come un passato delinquenziale influenzi la commissione di reati futuri è fondamentale per prevenire i crimini. A tal fine è importante capire se i criminali tendano a specializzarsi in specifici tipi di reati o se adottino un approccio ‘generalista’. “Questa serie di dati – ha spiegato Stefan Thurner, del Complexity Science Hub – ha incluso tutte le denunce penali presentate contro individui nel corso di sei anni in un piccolo Paese dell’Europa centrale”.

Risultati sorprendenti: chi sono gli specialisti di alcuni reati
Dall’indagine è emerso che i criminali specializzati in specifici tipi di reati sono in genere più anziani e nella maggior parte dei casi donne rispetto agli individui coinvolti in una varietà più ampia di reati. Questo perché gli ‘specialisti’ tendono a operare in un’area geografica più ristretta, sfruttando le conoscenze locali e la collaborazione con altri criminali della zona, a differenza dei delinquenti con raggio d’azione più vasto.
Il metodo è stato sviluppato classificando tutti i reati in 21 categorie, tra cui la corruzione e i reati sessuali. Successivamente, gli scienziati del CSH hanno raggruppato gli autori dei reati in base ai crimini compiuti. A questi dati, resi anonimi, sono state aggiunte informazioni quali età e sesso, oltre a dettagli sulla natura e la gravità dei reati commessi e sulla regione geografica di attuazione. “L’analisi dei gruppi risultante – ha proseguito Thurner – ha consentito di classificare i reati in base ai dati, rivelando modelli di comportamento criminale”.
La transizione più frequente tra alcuni tipi di reato
Altro dato interessante riguarda la transizione tra alcuni tipi di reati, che avviene con una frequenza maggiore rispetto ad altri. “Questo suggerisce che la specializzazione in alcune categorie è più probabile che in altre” ha osservato Thurner, aggiungendo che ciò riguarda, ad esempio, i reati ambientali, quelli legati alla prostituzione e il terrorismo.
Secondo un rapporto di Statistics Austria, nel 2022 il tasso di recidiva è stato del 30%. Dei 581mila criminali coinvolti in questo studio, quasi un quarto ha commesso più di un reato. Se questi recidivi si specializzano in reati specifici come furti con scasso, illeciti legati alla droga o all’hacking, tale conoscenza potrebbe aiutare le forze dell’ordine ad anticipare le azioni criminali. Un metodo, dunque, che dimostra come la scienza possa supportare il lavoro delle forze dell’ordine in termini di efficienza e incisività delle azioni.