Home » Tecnologia » Dispositivi » Gps più accurato grazie agli smartphone e alla ionosfera
I sistemi Gps attualmente in uso sugli smartphone sono molto accurati anche se si può fare meglio. A volte, però, ci sono alcune zone in cui il sistema di posizionamento globale ha difficoltà a rappresentare esattamente dove ci troviamo. Può non trattarsi di un problema tecnico, bensì le cause possono essere ben al di sopra della nostra testa, vale a dire nella ionosfera.
Un recente studio condotto dagli scienziati di Google Research e pubblicato su Nature dimostra che i dati aggregati di milioni di smartphone Android possono essere utilizzati per creare mappe accurate della ionosfera terrestre. Questo approccio innovativo promette di migliorare i sistemi di posizionamento globale (Gps), superando i limiti degli attuali metodi basati sui ricevitori del Global Navigation Satellite System (Gnss).
La ionosfera, una regione dell’atmosfera superiore ricca di elettroni liberi, è influenzata da fenomeni come i venti solari e le tempeste geomagnetiche. Questi fattori modificano la velocità delle onde radio che viaggiano dai satelliti alla Terra, incidendo sulla precisione dei sistemi Gps. Monitorare la distribuzione e il comportamento degli elettroni potrebbe quindi ridurre gli errori di posizionamento.
Gli scienziati hanno utilizzato dati de-identificati provenienti da circa 40 milioni di smartphone Android ogni giorno per due mesi, confrontando i risultati con quelli ottenuti da 9.000 ricevitori Gnss terrestri. Le mappe generate dai due sistemi hanno mostrato un alto livello di concordanza, evidenziando la validità del metodo basato sui dati degli smartphone.
Un aspetto chiave del progetto è che molti smartphone moderni sono dotati di ricevitori Gnss a doppia frequenza, capaci di rilevare dati simili ai ricevitori professionali, sebbene con una maggiore presenza di rumore. Tuttavia, la distribuzione globale degli smartphone offre un vantaggio strategico, soprattutto in aree con copertura tradizionale limitata come l’Europa orientale, l’Asia meridionale, l’India e alcune zone del Sud America e dell’Africa. Utilizzare i dati forniti dagli smartphone può sopperire alla carenza di infrastrutture dedicate.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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