L’elettricità può tenere insieme due oggetti come fosse colla. È quanto affermato nello studio sull’elettroadesione portato avanti da scienziati dell’Università del Maryland e pubblicato sulla rivista American Chemical Society Central Science.
Innanzitutto, spieghiamo cos’è e come funziona l’elettricità, un fenomeno che praticamente ci circonda e ci aiuta nelle nostre attività quotidiane. In pratica, l’elettricità non è altro che un insieme di fenomeni fisici sprigionati da materia dotata di una carica elettrica, gli elettroni che ruotano attorno a un nucleo formato da protoni e neutroni. Questo forma un atomo e gli elettroni che si muovono tra un atomo e un altro generano corrente elettrica che poi si può muovere attraverso un cavo nella stessa direzione in quanto applichiamo una tensione elettrica, detta anche voltaggio, attraverso ad esempio la chiusura di un circuito, come quando accendiamo la luce premendo un semplice pulsante.
Nello studio effettuato dai ricercatori statunitensi si è utilizzato un fenomeno fisico denominato “elettroadesione”, una forza talmente forte che può sostituire la colla. Si tratta di un sistema che prevede il passaggio di corrente elettrica tra i due materiali che aderiscono perfettamente attraverso i legami chimici che si vengono a creare. A differenza di altri fenomeni simili, l’elettroadesione sarebbe facilmente reversibile e quindi sarebbe semplice staccare gli oggetti che abbiamo unito.
Gli scienziati hanno utilizzato l’elettroadesione per far aderire due materiali diversi. Nello specifico la grafite, vale a dire un materiale duro, e tessuto animale, che è una sostanza più morbida. In questo caso gli studiosi hanno riferito che è bastata una tensione elettrica di appena 5 volt (gli elettrodomestici hanno bisogno di 220 volt per avere corrente necessaria a funzionare) per far ‘incollare’ due elettrodi di grafite e un gel di acrilammide. Invertendo la direzione della corrente, i due materiali si separavano. I test sono stati eseguiti su diversi materiali, tra cui metalli, tessuti animali ma anche frutta e verdura.
L’elettroadesione funziona quando il materiale più duro conduce elettroni mentre l’altro, più morbido, contiene ioni di sale. Un fenomeno che è replicabile anche sott’acqua. Una soluzione che potrebbe risultare molto utile in diversi campi, tra cui quello robotico e medico: si pensa ad esempio ad utilizzare l’elettroadesione per realizzare nuove tipologie di batterie, robot e impianti biomedici.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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