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A cavallo tra il 2021 ed il 2022 c’è stato un cambio epocale nelle funzionalità del motore di ricerca più diffuso al mondo ossia Google, o Big G per i più affezionati.
Vediamo nel dettaglio cosa è cambiato e come la cosa sta impattando non solo per gli utenti, ma anche e soprattutto per le aziende che offrono servizi di Seo.

Come cambia l’user experience del motore di ricerca Google
A partire da febbraio 2022, Google ha annunciato l’introduzione della Page Experience Update anche su desktop, dopo averla attivata per i dispositivi mobile già ad agosto 2021.
Più semplicemente, Google ha reso ufficiale lo ”scrolling infinito”. Cosa significa? Che non c’è più la suddivisione delle ricerche in pagine ma c’è una pagina unica da scrollare all’infinito, in modo verticale, in pieno stile feed su piattaforme social network. E come utenti siamo talmente abituati allo scrolling social, che moltissimi non hanno notato il cambio.
Scrolling e potenziale dipendenza
L’utilizzo dei device come smartphone, tablet, pc e tv touch screen, sono stati pensati e strutturati (da neuroscienziati con budget milionari, non da guru autoproclamati) per farci rimanere attaccati ad essi quanto più tempo possibile, essendo ad oggi i primi veicoli di comunicazione commerciale e non, utilizzati nel pianeta.
Dietro lo scrolling, che oramai potremmo inserire nel nostro più diffuso linguaggio del corpo non verbale, c’è un rischio di assuefazione ed un rischio di dipendenza davvero elevato, “grazie” anche al rilascio di dopamina, l’ormone della felicità. Ed è proprio lo scroll in pieno stile “slot machine” (anche questa provoca dipendenza) il motivo delle ore che molte persone passano sui propri device. Sul tema Vanityfair dedica un articolo approfondito
Scrolling e SEO, la ormai ex prima pagina di Google
Senza scendere in tecnicismi noiosi, il SEO è la strategia di marketing volta a posizionare nelle prime pagine (oramai ex prime pagine!) i siti web di aziende che vogliono rendere visibili e i propri prodotti o servizi.
Se avere un azienda, un negozio su strada, o essere un libero professionista comporta spesso confrontarsi con competitor, va da sé che il digital marketing non sia da meno.
Grazie al SEO si può posizionare, prima dei competitor, il proprio sito web tramite parole chiave che possano intercettare utenti interessati ad un determinato prodotto o servizio.
E ora che non c’è più la prima pagina di Google, obiettivo finale di una campagna marketing SEO, la strategia che le agenzie web, freelance ed esperti SEO stanno utilizzando è quello di scalare le posizioni della serp.
Google con questa soluzione ha spinto gli utenti a esplorare un maggior numero di risultati di ricerca, con una lista più estesa. L’obiettivo è quindi fornire risposte più complete alle domande di ricerca con un user experience più veloce e intuitiva.